mercoledì 27 novembre 2013

Zucca e limone caramellato - Potiron et citron caramélisé Ferber


E’ questa l’ultima ricetta che sto provando, anzi, ne scrivo la ricetta oggi, quasi alla fine dell’opera, divisa in tre tempi, tre giorni. Oggi sono al secondo e domani la terminerò.

Christine Ferber Mes Confitures
Potiron et citron caramélisé

700 gr. di polpa di zucca (io ho usato la zucca Delica)
800 gr. di zucchero semolato + altri 200 gr.
100 gr. (100 ml) di acqua
8 limoni, più o meno quelli che servono ad ottenere 250 ml di succo
2 limoni non trattati
50 gr. di miele di fiori d’acacia

A differenza di quel che scrive la Ferber, che divide la zucca a metà e in quarti, prima di pelarla e ridurla in piccoli dadi, io la affetto, la pelo, e la taglio a dadini.

Primo giorno: la zucca a dadini viene messa in una terrina con lo zucchero, il succo dei limoni e il miele. Si mescola con cura e si lascia macerare al fresco, coperto da un foglio di carta forno, tutta notte.

Secondo giorno: si versa il tutto nella pentola da marmellate e si porta al primo bollore, anzi al fremito. E si raccoglie tutto nuovamente in un recipiente, coperto dal foglio di carta forno, e si lascia macerare al fresco come la notte precedente.

Terzo giorno: sciacquate e spazzolate con cura, sotto l’acqua corrente fresca, i due limoni non trattati e tagliateli in fini rotelle.
Nella pentola da marmellate ponete queste rotelle, assieme ai 200 gr. di zucchero e all’acqua, e fate cuocere fino a quando non diventino traslucide e lo sciroppo inizi leggermente a caramellizzare.

Ferber Potiron citron caramélisé


Rimuovete dal fuoco (io farò in modo di avere del ghiaccio a portata di mano, da mettere in una padella per eventualmente raffreddare la pentola da marmellate mettendocela sopra) e prendete con cura le rotelle di limone deponendole su carta forno o su uno di quei teli di silicone.
Senza sciacquare la pentola da marmellate metteteci dentro quello che avete preparato il giorno prima e portate a ebollizione mescolando delicatamente. Schiumate.
Cucinate a fuoco vivace per un quarto d’ora mescolando sempre e schiumando ove sia necessario. Ridate l’ultimo colpo di bollitura, verificate la consistenza, dividete le rotelle di limoni nei vasi a decorarne le pareti e invasate subito, a caldo.

Ferber Potiron et citron caramélisé


Piccola Nota: tagliando a fettine sottili i due limoni io ho ottenuto un numero di fettine di limone molto più elevato di quello che la Ferber scrive nel seguito della ricetta, ovvero tre per vaso.

10 commenti :

la belle auberge ha detto...

Ciao, bela tusa! Anch'io, per sbucciare la zucca, procedo come da te descritto; si fa meno fatica. L'altro giorno, ho comprato da dei contadini una meravigliosa zucca mantovana. Era enorme e ho chiesto alla signora di vendermene mezza. E' andata nel retrobottega ma, dopo qualche tempo, e' tornata indietro sconfitta: non ce la faceva a tagliarla,l'artrosi (brutta bestia) le impediva l'operazione. C'e' voluta tutta la forza e l'esperienza di Mario (noto tagliatore di zucche) per ridurre la cucurbitacea a piu' miti consigli. Ora ce l'ho in frigo e penso di farci quel famoso sformato che e' un po' il marchio di fabbrica dell'osteria La Zucca a Venezia (vedi ricetta su AAA). A proposito di conserve, l'altro giorno ho invasato una confettura al vino aromatico e oggi penso di completare l'operazione scalogni in aceto di sherry della sora Delia Smith :)
Dimenticavo; non mi sono ancora complimentata per il tuo cagnolino: e' adorabile!

Claudia ha detto...

Ma ciau, Madama! Mi metti qui un bel link a quel tuo fascinoso chutney con le albicocche secche?

Grassie!!!

(e pure a queste due tue ultime ricette!!!)

Claudia ha detto...

Ma ciau, Madama! Mi metti qui un bel link a quel tuo fascinoso chutney con le albicocche secche?

Grassie!!!

(e pure a queste due tue ultime ricette!!!)

la belle auberge ha detto...

Pronta!
il link e' questo
http://labelleauberge.blogspot.it/2006/04/confetture-che-passione.html

e la ricetta e' questa
CHUTNEY DI ALBICOCCHE SECCHE
350 g di albicocche secche
350 g di zucchero
4 spicchi d'aglio
un pezzo di radice di zenzero
2,5 dl aceto di mele
peperoncino rosso secco tritato in dose a piacere
1/2 cucchiaino da caffè raso di sale
1/2 cucchiaino da tè di senape Colman's in polvere
Almeno 6 ore prima coprire le albicocche secche con acqua tiepida e lasciarle gonfiare. Dopo quetso tempo, versare le albicocche con la loro acqua in una capace casseruola, mettere su fuoco dolce e lasciarle cuocere finchè non saranno sfatte. Passarle al frullatore ad immersione, dando pochi impulsi, in modo da renderle una purea piuttosto grossolana. Metterle da parte. Spremere gli spicchi d'aglio nell'apposito attrezzo e grattugiare lo zenzero. Versarere l'aglio, lo zenzero, lo zucchero, l'aceto, il peperoncino, il sale e la senape in una casseruola e cuocere a calore dolce finchè lo zucchero si sarà sciolto, poi aumentare la fiamma e proseguire fino ad ottenere uno sciroppo denso. Aggiungere la purea di albicocche e lasciar cuocere per circa dieci minuti a fuoco dolce. Versare il chutney bollente nei vasetti sterilizzati ancora caldi, tappare ermeticamente e capovolgere. Si ottengono due vasetti medi e si riempie a metà uno piccolo.

Le altre due ricette le devo ancora scrivere, te le mandero' presto.
Ciao!

Claudia ha detto...

grasssieee!!!

Claudia ha detto...

grasssieee!!!

la belle auberge ha detto...

ma allora siete proprio in due, fratelli Caponi. Risposte duplici e sincronizzate! :))))

Claudia ha detto...

;) i fratelli stan diffondendo in stereo, su Facebook, i link al blog di Vossignoria :))))

la belle auberge ha detto...

Ecco il perche' di quel movimento da Facebook!

Grazie!

Claudia ha detto...

ci faccio un figurone, io, con le perle di amiche che ho! :-)