tutti a stenderci per prati e giardini, per fermare la luce che attraversa i crocus, noi flickeriani.
Io, più comodamente, mi sono stesa qua e là per il giardino, con la mia fiammante Nikon, a provare obiettivi.
Fino a quando si è levato un vento così freddo e il sole se n'è andato: allora ho desistito e sono tornata in casa.
In compagnia di un'ostinata cefalea e la schiena a pezzi.
Domenica non memorabile se non per la felicità di inattese resurrezioni, come quella dell'armeria maritima, di certe bellissime euforbie, di un tale chrisantemum di cui non ricordo che lo splendido colore, rosso rubino.
lunedì 29 marzo 2010
della bellezza calligrafia del crocus
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2 commenti :
come dire. perfetto accattivante.
è così difficile mettere a fuoco selettivamente: basta un alito di vento, un nostro minimo spostamento e... fuori fuoco, li possino! :-)))
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