Novembre 2010, primi giorni.
Per fortuna si susseguono giornate di sole: qualcuno dà una mano a toglier l’erba dai mirtilli rossi, i cranberry di cui è tanto se si palesano due bacche, e il perché si intuisce.
Il mattino si acquerella pian piano
il mezzogiorno scrive storie d’estate
i tramonti via via più sommessi: di fiori, di verdi.
Questi colori, queste luci sono doni rari. Ed effimeri: abbiamo giusto il tempo per circondare di reti le altre rose: la New Dawn, la Moschata, la Clair Matin, la Parkdirector Riggers, e riempire lo spazio così ottenuto con terriccio e sabbia.
Ecco, per tutte, la Moschata, assicurata a un tripode e ricoperta a tutta altezza; le altre sono ormai sistemate nello stesso modo.
E intanto riede a parca mensa fischiando il cacciatore, dopo la solita battuta per talpe.
Per fortuna infruttosa, come al solito.
Per oggi a casa, tutti, per il meritato riposo!
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4 commenti :
che foto stupende: grazie per averle condivise con noi! e il micio è sempre bellissimo!!!!
:-) grazie a te!
Mo' il micio, sterilizzato venerdì, dormicchia sul piumino :-D
non è certo semplice avereun giardino dalle tue parti..io non metto cappotto e sciarpa alle mie rose!!!
eh, qui per certe rose (la maggior parte) occorre proprio cappotto e sciarpa.
Quelle che resistono senza protezione sono della famiglia delle Rose Rugosa o altre molto selvagge :-)
Gli anni scorsi hanno perso tutti i fusti e hanno rivegetato dal basso... un sacco di tempo, poverine, per darsi una struttura e fiorire e track! è arrivato l'autunno (e la neve)
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